Tratto da “Con gli occhi dei maestri”
Di Flavio Caroli
Di Flavio Caroli
La storia non è un corteo che si osserva dall’alto, diceva il grande Marc Bloch. E lo storico non è un signore che guarda il corteo dal suo balcone, al fine di descriverlo con esattezza e oggettività.
Lo storico è un uomo come gli altri che cammina dentro al corteo, che si chiede che cosa sia accaduto nel corso di un viaggio lungo e accidentato; quale sia dunque la direzione e la meta del corteo stesso; in ultima istanza – se possibile – quale sia il senso
definitivo del cammino.
Per svolgere le proprie indagini – mentre continua a camminare – usa i non molti strumenti a sua disposizione. Chiede informazioni ai propri compagni di marcia, i quali chiedono ad altri; alcuni riferiscono le notizie ricevute con spirito di verità, altri mentono, sostenendo fatti che possano confermare tesi alle quali sono particolarmente legati.
Alla fine, lo storico è solo e può contare non più che sulla propria intelligenza. Anzitutto deve vagliare le fonti, poi deve trovare una logica almeno empirica che abbia guidato e guidi gli eventi. Deve costruire insomma la propria idea di ciò che è accaduto, e conseguentemente rivelare un senso possibile della propria esistenza e dell’esistenza del mondo.
Su queste idee è nata e cresciuta la filosofia della più importante scuola storiografica del nostro tempo, che è quella delle«Annales». Una scuola in cui si dà per scontato che non esiste una Storia assoluta, ma esistono diverse storie, le più attendibili delle quali sono quelle elaborate dai maestri.
Quanto detto vale anche per una scienza relativamente giovane (conta poco più di un secolo di vita) come la storia dell’arte I maestri che hanno costruito le diverse storie dell’arte non sono molti, e sono stati creati o dalla tradizione italiana, o da quel-
la mitteleuropea, che ha operato prevalentemente a Londra intorno al Warburg Institute. Oggi intendiamo mettere a confronto alcuni dei più alti risultati di queste esplorazioni nel «pensiero in figura».
E poiché chi scrive ha avuto la fortuna di vivere vicino ai maestri in questione, questo libro sarà anche occasione per un ricordo della loro umanità, che non è certo estranea alla grandezza del loro pensiero.